Per l'allora Presidente della Rai Monica Maggioni - al Cenacolo del 6 febbraio - "accountability" è il fondamento attuale e futuro del ruolo dell'informazione in Italia. Nella nostra epoca, il lavoro delle persone e delle redazioni - chiamate a verificare e raccontare le notizie che in maniera incontrollata raggiungono il pubblico - diventa sempre più determinante. Una trasformazione imponente, accompagnata da un altro cambiamento radicale: come ha sottolineato Franco Moscetti, AD del Gruppo Sole 24 Ore, l'integrazione sempre più forte tra carta stampata e digitale nelle redazioni. Per Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale, tale trasformazione sarà accompagnata dallo sforzo delle istituzioni, che hanno cominciato a dar segno di voler dotare il Paese di un programma credibile e strutturato per la crescita digitale. In questo scenario, resterà posto per la carta? Sì, dice Federico Motta, Presidente dell'Associazione Italiana Editori. Come ha sostenuto Maryanne Wolf nel saggio "Proust e il calamaro", è la fisiologia stessa del sistema cognitivo a costringerci a continuare a fare uso della carta stampata per un apprendimento profondo. Il mestiere dell'informazione, insomma, è destinato a cambiare sempre più velocemente, ma la carta sopravvivrà.