“De Sidera Esse” , essere lontani dalle stelle, è l’etimo della parola desiderio, che riassume quell’anelito verso il cielo, verso le profondità dello spazio, e i suoi misteri, che fa parte di tutti noi.
Per una sera, il cielo sopra di noi ci è sembrato più vicino, e così le sue meraviglie, grazie al racconto di 5 straordinarie Donne Leader nel campo dell’astrofisica, dell’esplorazione, dell’ingegneria aerospaziale, della scienza del viaggio umano nello spazio.
Con la competente moderazione della nostra Socia Cristina Leone (Presidente Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio), abbiamo appreso:
Tutto questo per capire come ci stiamo preparando alla costruzione di una base sulla Luna (non è un film di fantascienza, questa volta), usando in gran parte risorse che troveremo sul posto, e come dalla Luna e da Lunar Gateway partiremo per arrivare su Marte. L’Italia, terzo Paese al mondo a lanciare un satellite in orbita nel 1964; l’Italia, che ha costruito più del 50% del volume della International Space Station, è uno dei principali attori di quella che viene chiamata Space Economy, sulla quale si affacciano anche player privati, e non stiamo parlando solo della Space X di Elon Musk, ma anche di eccellenze italiane:
“Guardare alle Stelle per rendere la Terra un pianeta migliore”, e in questo i satelliti possono fare la differenza. I loro dati sono un patrimonio importantissimo di conoscenze per comprendere al meglio le dinamiche e gli impatti del cambiamento climatico:
Eh sì, abbiamo viaggiato con le nostre Ospiti, l’audience sempre attenta ha voluto ringraziarle con una lunghissima ovazione, e poi, durante la cena, con ogni tipo di domanda scientifica, a dimostrazione che la scienza è un tema di grandissimo interesse per il nostro pubblico e di esempio, tra tanti, di Leadership al Femminile.
Prima di chiudere, ringraziamo pubblicamente “Verderame - Atelier del Fiore” (instagram: verderame_milano) e le Founder Laura Bozza e Laura Stevanato che hanno omaggiato tutte le donne presenti di una foglia di Bugania.
Grandi vasi di carta bianca ruvida (tante lune) hanno contenuto i rami, su cui sono state appese le foglie di Bugania. Le foglie, tutte insieme, seppur piccole e sottili, hanno dato forma e forza alla composizione. Ognuna di loro è stata necessaria per raggiungere la bellezza e la compiutezza della struttura; è insieme che si sono espresse al meglio, per fare qualcosa di grande (proprio come è accaduto ed accade nel nostro Gruppo LEAF).
Il LEAF continua a lavorare per portare al nostro Club non solo donne straordinarie, ma anche storie straordinarie. E questo è stato veramente un racconto formidabile di scienza, coraggio, curiosità, tecnologia e di vera eccellenza del nostro Paese.
Chiara