Benessere psicologico e Benessere organizzativo quali impatti e quali soluzioni per le organizzazioni post-Covid
Care Socie, cari Soci,
Salute è definita, dalla OMS, come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto l'assenza di malattia o infermità.
Questa definizione riflette l'approccio olistico alla salute, che considera non solo l'assenza di malattie, ma anche il benessere mentale e sociale come componenti essenziali della salute complessiva di un individuo.
L'OMS promuove un approccio integrato alla salute che tiene conto di una varietà di fattori, tra cui fattori sociali, economici e ambientali, che possono influenzare la salute della persona.
La salute mentale è parte integrante della salute e del benessere dell’individuo.
Il benessere organizzativo è la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano al suo interno. Numerosi studi hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un clima sereno e partecipativo.
La motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia sono tutti elementi che portano a migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori e ad aumentare la produttività.
Gli ambienti di lavoro inadeguati – caratterizzati da discriminazione, disuguaglianza, eccessivi carichi di lavoro, scarso controllo e insicurezza del lavoro - rappresentano un rischio per la salute mentale.
La pandemia Covid-19 ha messo in evidenza, accanto alla necessità di ridisegnare i processi produttivi, la centralità del benessere e della salute, mentale oltre che fisica, nella organizzazione aziendale. I termini fondamentali, attorno ai quali ruota tale riorganizzazione post-covid, sono quello, noto, di resilienza, intesa non solo come organizzativa, finanziaria e culturale, ma anche e soprattutto emotiva. Altro termine centrale è quello di sharing, la condivisione di conoscenze tecniche e di emozioni insieme.
In altre parole, in una strategia riorganizzativa che abbia in sé una visione futura, dell’azienda e dei suoi componenti, l’efficienza produttiva è inscindibile dal benessere del personale. In questa ottica di cambio di paradigma risulta centrale il ruolo di una nuova leadership, che, tenendo conto delle differenze individuali sia in termini di risorse che di necessità, sia in grado di convertire tali differenze in forza lavoro, focalizzandosi sul ruolo che le qualità “umane” di collaborazione e di empatia hanno nella creazione di nuove strategie coesive e propulsive.
Ne parleremo il prossimo 18 marzo con Cinzia Niolu, Professore Ordinario di Psichiatria; Direttore Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università di Roma “Tor Vergata”; Direttore UOC Psichiatria e Psicologia Clinica, Fondazione Policlinico Tor Vergata.
Prima di chiudere un particolare ringraziamento al Consocio Riccardo Tiscini, Professore dell’Universitas Mercatorum (oltre che de La Sapienza e della LUISS), per l’ospitalità presso la “sua” Accademia.
Cordiali saluti,
Simonetta Acri
Responsabile LeaF Roma